L’apprendimento per la sostenibilità ambientale

Fulvio Fagiani ci ha trasmesso due testi di provenienza europea, un documento del JRC ed una raccomandazione del Consiglio UE, per tutti gli interessati all’educazione ambientale, nell’auspicio che possano anche sollecitare iniziative trasversali tra i tavoli.

GreenComp, Quadro europeo delle competenze in materia di sostenibilità

Raccomandazione del Consiglio UE relativa all’apprendimento per la sostenibilità ambientale

Identificandovi molti aspetti interessanti Fulvio Fagiani ci propone l’originale analisi che segue:

L’apprendimento per la sostenibilità ambientale

I due documenti che segnaliamo, prodotti dal Consiglio europeo, l’organismo dell’Unione di cui fanno parte i capi di Stato e di governo degli Stati membri, e della Commissione europea-Centro Comune di Ricerca, entrambi pubblicati nel 2022, rispondono all’esigenza di definire un quadro univoco per l’intera Unione, dell’apprendimento della sostenibilità.

Non si devono intendere come semplici linee guida per ‘l’educazione ambientale’ nel contesto immutato e vigente della formazione, immediatamente spendibili, ma come il punto di arrivo di una rivisitazione complessiva della formazione, ispirata all’obiettivo della sostenibilità (senza aggettivi), e quindi come meta finale di un percorso oggi in itinere.

In estrema sintesi:

“L’apprendimento per la transizione verde e lo sviluppo sostenibile sostiene i discenti di tutte le età nell’acquisire le conoscenze, le competenze e gli atteggiamenti necessari per vivere in modo più sostenibile, nel modificare i modelli di consumo e di produzione, nell’abbracciare stili di vita più sani e nel contribuire, individualmente e collettivamente, a un’economia e una società più sostenibili… Promuove la comprensione delle sfide globali interconnesse che ci troviamo ad affrontare, tra cui la crisi climatica, il degrado ambientale e la perdita di biodiversità, tutti fattori che hanno dimensioni ambientali, sociali, economiche e culturali… integrando le considerazioni ambientali e climatiche nell’istruzione generale, nell’istruzione superiore, nell’istruzione e formazione professionale e nella ricerca… si tratta di un processo a lungo termine che richiede piccoli passi misurabili che sono monitorati e valutati su base continuativa, anche attraverso l’autovalutazione da parte dell’istituto… integrare ulteriormente la transizione verde e lo sviluppo sostenibile nei programmi… 

in una serie di discipline, tra cui gli studi di economia e commercio, le scienze sociali, le scienze pedagogiche, le discipline umanistiche, le arti, l’architettura e l’ingegneria, la pianificazione e gestione del territorio”1.

Richiamando la mia limitata esperienza in educazione alla sostenibilità, entro il progetto Green School di Agenda21Laghi ed in occasione di singoli interventi formativi nelle scuole, ho ritrovato nei due documenti sia le caratteristiche di maggior pregio e originalità di quelle esperienze, che quelle mancanti e meritevoli di approfondimento e sperimentazione.

Se li sommo, ne ricavo i tratti del futuro sistema dell’apprendimento della sostenibilità, che riassumo in questi punti:

  1. La finalizzazione all’agentività, cioè a quell’insieme di conoscenze, abilità e attitudini, che fanno sì che i discenti diventino “agenti del cambiamento”1 ed un apprendimento trasformativo grazie a cui si agisce individualmente e collettivamente, globalmente e localmente;
  2. L’interdisciplinarità e l’’integrazione tra le dimensioni ambientali, sociali, economiche e culturali in cui “tutti gli educatori, qualunque sia la loro disciplina o il loro settore d’istruzione, sono educatori alla sostenibilità che devono sostenere i loro discenti nella preparazione alla transizione verde”;
  3. L’innovazione pedagogica, orientata alla cooperazione, alle buone pratiche, agli aspetti socio-emotivi, anche al fine di affrontare e ridurre l’ansia, la paura ed il senso d’impotenza, la ludicizzazione, i programmi extra-curricolari, l’apprendimento in contesti formali, informali e non formali;
  4. L’organizzazione didattica centrata sulla formazione dei formatori e sulla figura del ‘coordinatore per la sostenibilità’.

Tra le competenze descritte nel documento ‘GreenComp’ del JRC, mi preme sottolineare, tra le altre quelle meno scontate:

  1. Riflettere sui valori (1.1)
  2. Difendere l’equità e la giustizia (1.2)
  3. Il pensiero sistemico (2.1)
  4. Il senso del futuro (3.1)
  5. Il pensiero esplorativo (3.3)
  6. L’agentività politica (4.1)
  7. L’azione collettiva (4.2).

Fulvio Fagiani

  1. Raccomandazione del Consiglio relativa all’apprendimento per la transizione verde e lo sviluppo sostenibile