COS’E’ – COME CALCOLARLA – COME RIDURLA
COS’E’
L’impronta carbonica è la quantità di gas serra emessa in atmosfera da una particolare attività umana, da un servizio o dall’intero ciclo di vita di un prodotto. In particolare siamo interessati a calcolare l’impronta carbonica che ciascuno di noi emette nell’ambiente in base ai nostri consumi di beni e servizi. Conoscere la nostra impronta carbonica significa avere la consapevolezza dell’effetto del nostro stile di vita sull’ambiente ed agire di conseguenza. Qui a lato è mostrata una tipica composizione della impronta carbonica media dovuta ai vari tipi di consumo. Mediamente, l’impronta carbonica di una persona residente in Italia, ovvero la quantità di gas serra che emette attraverso il consumo di beni e servizi, è 7.8 tCO2eq (nel 2020). Di queste emissioni, 6.5 tCO2eq sono emesse in Italia e 1.3 tCO2eq sono emesse nel paese dove i beni sono prodotti. Va anche sottolineato che esiste un “range” tra 2 e 18 tCO2eq/anno/pro capite (Ivanova & Wood, 2020). Di solito chi guadagna di più emette di più e avrebbe d’altra parte più possibilità per ridurre la propria impronta carbonica. (Per approfondimenti clicca qui)
COME CALCOLARLA
E’ possibile calcolare la propria impronta carbonica con degli appositi tool che si trovano facilmente in rete. La Rete per il Clima del Verbano ne ha costruito uno, ideato e sviluppato dai giovani del Tavolo del Clima di Luino unitamente ad alcuni nostri esperti, cercando di coniugare semplicità nell’uso a completezza e accuratezza.
Per un approfondimento è disponibile qui una presentazione sul calcolo dell’impronta carbonica più estesa ed esaustiva.
COME RIDURLA
Abbiamo creato una pagina dove la nostra Futura presenta le buone pratiche che portano ad una riduzione della nostra impronta carbonica: si trova qui.
Per raggiungere l’obiettivo climatico della UE, cioè ridurre le emissioni interne di 55% entro 2030 rispetto a 1990, ogni persona nella UE dovrebbe ridurre le sue emissione a 4,8 tonnellate all’anno entro 2030. In 2010, solo il 25% delle famiglie italiane ha uno stile di vita che permetta di rispettare questo limite.
Lo studio di Ivanova et al. (2020) basato sulla valutazione del ciclo di vita dei prodotti e dei servizi consumati, ha classificato 61 azioni nel comportamento di consumo in base al loro potenziale di ridurre l’impronta carbonica.
Ovviamente non tutte queste azioni sono rilevanti o economicamente accessibili per ogni persona. Tuttavia l’osservazione di questa sorta di classifica è indubbiamente utile per portarci a modificare i nostri comportamenti e modi di consumo.
FATTIBILITA’
Il costo dell’energia rinnovabile è sceso drasticamente in 10 anni. L’energia da solare fotovoltaico e da eolico è attualmente la fonte di energia più conveniente quando un impianto viene costruito ex novo (IRENA, 2020). L’energia da fonti rinnovabili inoltre è oggi accessibile a tutti perché è sufficiente chiedere al proprio fornitore o a un fornitore concorrente di poter fruire di energia completamente da fonti rinnovabili senza avere un aggravio economico in bolletta.
COBENIFICI
Molte delle azioni utili a combattere il cambiamento climatico hanno spesso dei co-benifici su altre parti della nostra vita e sul nostro pianeta. Ad esempio usando meno le automobili con motore termico ridurremmo anche l’inquinamento locale dovuto al rumore e alle polveri sottili; un pompa di calore come fonte di riscaldamento non rilascia alcuna emissione inquinante nell’atmosfera; una dieta con meno carne riduce il rischio di malattie cardiovascolari e tumorali facendoci guadagnare in salute. Possiamo quindi guardare a tutte queste azioni come vere opportunità e non come vincoli perché ne ricaveremo solo benessere ambientale e salute, sicurezza climatica e consapevolezza di un senso di responsabilità nei confronti dei nostri figli e nipoti.