A proposito delle modalità di relazione tra tavoli /laboratori/coprogettazione/amministrazione

da Diego Intraina – 18 febbraio 2022

SISTEMA/PROCESSO DELLE RELAZIONI ISTITUZIONALI E PARTECIPATE DEL TAVOLO PER IL

CLIMA

Voglio fare una premessa per evitare incomprensioni strumentali: non sono un’idealista Ghevariano e nemmeno un pentito Berlingueriano; non sono nemmeno un uomo delle Istituzioni, ma caso mai per le Istituzioni. Mi ritengo una persona capace di comprendere l’importanza dello strumento della rappresentanza politica ma, proprio per questo, non la ritengo sempre l’unica e solo possibile soluzione da percorrere. L’intestardirsi nel credere che la forma della rappresentanza sia l’unica via da percorrere, non solo nelle forme costituenti della politica ma anche nei processi di attivismo civico -di “contrapposizione” o di “condivisione”-, sia ed è ancora l’unica strada valida nonostante continuiamo a dirci che questa è la causa vera, il virus contaminante, dello scollamento tra la politica e la società civile.

Consapevole di questo sempre presente intestardire ho pensato di fare una personale e breve analisi costituente/comportamentale di questa esperienza che stiamo condividendo, cercando di evidenziare le differenti condizioni e qualità necessarie presenti nel processo in divenire, almeno così è sempre stato indicato, di questa iniziativa.

Visione strutturale del sistema organizzativo e dei processi politici dell’iniziativa Tavolo per il Clima:

• il Tavolo per il Clima per evitare burocratizzazioni, ingessamenti e disagi di comprensione, nella complessità delle relazioni della co-progettazione, non può pensare di usare modelli che fanno riferimento a logiche di rappresentanza ma deve, per coerenza con l’aspettativa sull’applicazione decentrata delle azioni “buone pratiche”, agire all’interno di paradigmi che si rifanno alle forme della democrazia diretta.

Il tavolo per il Clima opera con lo strumento della co-progettazione.

La co-progettazione per essere tale deve lavorare in un contesto quotidiano di moltitudine, dunque fuori da logiche di possibile rappresentanza istituzionale, ma attraverso logiche di autorappresentanza (quartiere; rete; comitato; consorzio ecc.) : sarà Lei con la sua forza e potenza costituita di consenso politico che gestirà i rapporti con l’Amministrazione sullo specifico argomento, non più il Tavolo. Il Tavolo non può diventare ente di rappresentanza.

Relazione istituzionale tra il Tavolo per il Clima e l ‘Amministrazione Comunale:

• fasi operative:

  • Ø  1 fase preliminare: in questa fase il Tavolo con i Laboratori individuano l’argomento e stabiliscono le modalità direlazione con l’ambiente civile per far partire la co-progettazione;
  • Ø  2 fase di co-progettazione: il Tavolo in questa fase può contribuire solo interagendo con i componenti dei suoiLaboratori che sono di fatto già elementi della moltitudine civile;
  • Ø  3 fase di monitoraggio: qui il Tavolo ritrova una sua valenza di interrogazione e intuizione facendo ripartire unanuova prima fase.Solo nella prima fase e nella terza il Tavolo può esercitare il suo ruolo di interlocutore con l’Amministrazione Comunale: anticipa l’argomento cercando una possibile condivisione e collaborazione che trasferirà poi al Laboratorio e di conseguenza al gruppo di co-progettazione. Non dobbiamo dimenticare che il Tavolo esprime una autonomia e ha un unico dovere di doverla esprimere nel rispetto delle Istituzioni.
  • Modalità di lavoro tra Tavolo e Laboratori:Questa è la relazione più critica perché è di fatto sottoposta ad una difficile e complessa forma di rappresentanza. I Laboratori sono i veri elaboratori delle proposte preliminari e devono dunque essere trattati sensibilmente dal potere del Tavolo. Senza questa sensibilità, esercitabile attraverso un empatico e permanente feed-back, si rischia di cadere di fronte ad incomprensioni e disagi. Questa complessità la si può alleviare facendo in modo che ci sia una continua relazione tra i Laboratori (ecco la validità/necessità dell’intuizione della Cittadella per il Clima) in cui sono presenti tutti i rappresentanti del Tavolo. Questo incontro trasversale con la presenza dei componenti del Tavolo permetterà di aiutare a rispettare i livelli di sensibilità.