Dichiarazione di emergenza climatica

VISTO CHE

  • Il cambiamento climatico è in rapida evoluzione e mette seriamente in pericolo la stabilità globale del pianeta e la stessa esistenza della civiltà umana.
  • I rapporti scientifici sul riscaldamento globale pubblicati recentemente dall’IPCC e dall’UNEP segnalano la necessità di dimezzare le emissioni globali di gas serra entro il 2030, al fine di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, evitando così gli effetti più catastrofici. Tale obiettivo può essere raggiunto solo tramite azioni ambiziose da parte delle autorità nazionali e subnazionali, della società civile, del settore privato, delle popolazioni e delle comunità locali.
  • Le misure di mitigazione finora intraprese non sono sufficienti ad evitare nei prossimi decenni danni sostanziali all’ambiente, alla salute umana e all’economia.
  • Sono già evidenti gli impatti dei cambiamenti climatici sotto forma di siccità, inquinamento atmosferico, calore estremo e inondazioni, come dimostrano gli eventi estremi di questa estate, dall’Artico alla Siberia, dai record di temperatura di molte città europee agli incendi in Amazzonia. Ma se le emissioni globali dei gas serra non saranno ridotte in misura significativa ed in tempi brevi, il rischio è una transizione irreversibile del clima in uno stato di auto-alimentazione.
  • La comunità scientifica ci avvisa che è possibile conseguire l’obiettivo di contenere il riscaldamento entro 1,5°C se si agisce rapidamente e con decisione.
  • Nel 2020 tutti i paesi firmatari dell’accordo di Parigi dovranno comunicare i loro obiettivi di riduzione delle emissioni, auspicabilmente più ambiziosi di quelli comunicati nel 2015. Il climate summit delle Nazioni Unite del 23 settembre, gli scioperi globali per il clima, i propositi di politiche climatiche di istituzioni europee e nazionali, costituiscono condizioni favorevoli per l’iniziativa a favore del clima.
  • Per queste ragioni è necessario che si agisca a tutti i livelli, dal globale al nazionale, dal locale all’individuale.

Il Consiglio comunale di…. DELIBERA

  1. Di dichiarare l’emergenza climatica, che minaccia il nostro territorio, la nostra Regione, l’Italia, l’umanità e il mondo naturale.
  2. Il Comune di … condivide l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura media globale ad un massimo1,5°C rispetto all’epoca pre-industriale;
  3. Il Comune di…s’impegna a prendere decisioni e ad agire in modo da ridurre le emissioni nel territorio comunale, nell’ambito delle sue competenze e con la collaborazione attiva di associazioni, imprese e cittadini:
    • Definendo una strategia ed un piano di azione climatica locale, da discutere e confrontare con la comunità locale e da approvare in Consiglio comunale; 
    • Agendo nelle molteplici aree in cui si possono ridurre le emissioni, tra cui l’efficienza energetica, la produzione da fonti rinnovabili, la mobilità, il consumo di beni e servizi, la produzione ed il consumo di cibo, la protezione e la tutela degli ambienti naturali.
    • Monitorando costantemente i risultati delle azioni e adottando le eventuali azioni di correzione e/o miglioramento.
    • Promuovendo l’integrazione delle questioni climatiche in tutte le aree di competenza.
    • Collaborando con i Comuni vicini e con i livelli sovracomunali con la condivisione di piani, progetti, risorse tecniche ed economiche
    • Esercitando, anche con l’accordo con altri livelli istituzionali, forme di sensibilizzazione e pressione sui livelli istituzionali sovraordinati e su soggetti pubblici e privati.
    • Promuovendo l’applicazione delle “buone pratiche” che dimostrano di poter ridurre le emissioni di gas ad effetto serra nel territorio comunale.
    • Concordando con i soggetti locali, in particolare le autorità scolastiche delle scuole presenti nel Comune, “buone pratiche” da adottare immediatamente al fine di cambiare gli stili di vita, coinvolgendo il più possibile i giovani e le famiglie..
  4. IL Comune di …. s’impegna a tal fine:
    • Ad informare i cittadini, in particolare i giovani, sull’emergenza climatica, organizzando riunioni ed altre attività, mettendo la partecipazione dei cittadini al centro dei processo decisionale.
    • A convocare, entro sei mesi dalla data della delibera, un tavolo di coordinamento delle espressioni e delle competenze della comunità locale, per dare concreta attuazione agli impegni.
    • A prendere contatto con i Comuni vicini e con i livelli sovracomunali per conseguire la massima condivisione di visioni, impegni ed azioni.
    • Ad informare periodicamente i cittadini sullo stato d’avanzamento e sugli eventuali ostacoli incontrati, al fine di individuare soluzioni condivise.