Piove, la siccità è finita?

L’ultimo Bollettino dell’Osservatorio Siccità del CNR dice di no.

Le piogge di questi settimane in effetti hanno fatto aumentare l’acqua dei fiumi e dei laghi (qui la situazione in tempo reale).  Dall’inizio del mese la portata del Po è aumentata lungo tutto il corso del fiume e il 10 maggio i livelli del lago Maggiore, di quelli di Como e d’Iseo erano sopra le medie stagionali (non così il lago di Garda ancora sotto il 50% del riempimento). Queste precipitazioni certamente stanno  portando benefici alle coltivazioni e ai boschi  e riducono il bisogno di consumare acqua delle riserve per l’irrigazione. Tuttavia non si può affermare che la siccità sia finita.

La siccità è data da molteplici fattori quali le precipitazioni insufficienti associate a temperature particolarmente alte e si sviluppa lentamente; quella attuale ha avuto origine alla fine del 2021, quando nevicò pochissimo sulle Alpi. Le riserve idriche non sono solo i laghi, ma anche le falde sotterranee e perché  tornino a riempirsi servono precipitazioni abbondanti per un lungo periodo. Le piogge di questi giorni sicuramente hanno aumentato l’umidità del suolo, ma possono aver rimpinguato solo le riserve idriche più superficiali. 

Nell’ultimo bollettino mensile dell’Osservatorio Siccità del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) si prevede il perdurare della siccità anche in autunno.

Qui è possibile leggere il bollettino di Aprile 2023

e qui visitare l’interessante pagina web dell’Osservatorio Siccità, ricca di spiegazioni, osservazioni, contributi e servizi, utilissima per restare aggiornati sul problema.

Segnaliamo infine, per restare in argomento, che il Tavolo per il Clima di Besozzo ha preparato delle schede, che abbiamo fatto nostre,  con Consigli pratici per il risparmio idrico. Qui la pagina per esaminarli e per scaricarli per usi divulgativi.